Filosofia
Porpora è la realizzazione di un sogno, lo
specchio del nostro amore per il legno, per
le sue qualità e caratteristiche uniche.
Immaginazione e tecnica si fondono
creando un design senza tempo, semplice e pulito.
Ispirazione
Porpora, considerata da sempre il bene più prezioso dell’antica Fenicia, è stata simbolo di eleganza e nobiltà. Ma ancora più importante per l’incredibile popolo di navigatori, è stato il Cedro del Libano, albero imponente dal legno nobile e profumato. La stessa essenza usata in passato per la costruzione di vascelli e palazzi, ora noi la lavoriamo per voi.
Riciclo del legno locale
Hai mai pensato che con il legno dell'albero di casa puoi realizzare dei bellissimi prodotti?
Da questo tema nasce il progetto Porpora. Ci impegniamo a riciclare i tronchi derivanti da cadute o abbattimenti controllati locali. Li seghiamo e li lasciamo stagionare naturalmente in modo da rispettare i tempi che il legno richiede.
Artigianato locale
Le persone sono come il legno, tutte diverse: hanno i loro nodi, il proprio carattere, la propria corteccia. Ma in questo sta la loro bellezza.
Porpora collabora con una rete di artigiani locali esaltandone le potenzialità, l'esperienza e la loro maestria.
Giuseppe
Ormai sono pochi i carpentieri in grado di gestire progetti complessi per le dimensioni e le tecniche richieste.
Giuseppe è un carpentiere che conosce l'acciaio da una vita. Come il legno anche questo ha un suo comportamento e bisogna conoscerlo e rispettarlo a fondo per poter realizzare prodotti senza tempo, che non andranno cambiati con la prossima moda. Giuseppe si occupa delle grandi strutture assicurando saldature robuste e pulite.
Giorgio
Giorgio, artigiano del legno e scultore, si occupa della realizzazione dei piccoli prodotti.
Ha contribuito molto alla realizzazione del progetto Porpora, tramandando le sue esperienze e conoscenze del materiale e delle tecniche di lavorazione .
Per Giorgio ogni legno ha una personalità e un comportamento: saperlo riconoscere è fondamentale per poter valorizzarlo.
Alessandro
Pochi sono ancora i falegnami in grado di lavorare il legno massello. Con il tempo si è perso l'uso del legno sostituendolo con surrogati artificiali. Alessandro continua a lavorare il legno massello in quanto ne conosce i comportamenti e le particolarità. Assieme a suo padre si occupa delle lavorazione delle grandi tavole.